Mario ha concluso la sua ultima fatica del 2017: più di trecento dense pagine dedicate a questioni riguardanti la storia economica, sociale, psicologica e politica del secondo Novecento. Trecento pagine riassunte in sette saggi che toccano i problemi del presente più stringente.
Il testo, pubblicato presso Ladolfi editore in maggio e giunto ormai alla ristampa, si intitola Il libro di Melchisedec. Sette lezioni sul mondo che viviamo, e può essere acquistato presso tutti gli store on-line: Amazon, IBS, Mondadori, Feltrinelli ecc.
Il lavoro, arricchito e in qualche modo “nobilitato” nella parte finale da uno scritto del grandissimo professor Eugenio Borgna (sul tema della psichiatria e della follia) e da uno studio del caro amico prof. Marco Feo (sulla storia pittorica del clima), si articola nei seguenti saggi:
- Jobless growth, la crescita senza lavoro (sul tema della attuale disoccupazione tecnologica);
- Dal global cooling al global warming attuale;
- Shoah. Come si diventa assassini di massa;
- le foibe e l’uso pubblico della storia;
- il terrorismo fondamentalista oggi;
- disagio giovanile e società opulenta;
- le guerre di nuovo tipo: dal 1989 al 2017. Oltre il ‘Secolo breve’.
Narrazione e interpretazione degli eventi attuali si intrecciano recuperando le più recenti acquisizioni della storiografia, ma non pretendono di giungere a conclusioni definitive e – anzi – procedono con estrema cautela nel definire alcuni aspetti del “mondo che viviamo”. L’approccio ermeneutico adoperato è un approccio “alla Melchisedec”: una figura biblica definita “senza padre e senza madre”. In questo lavoro, “essere senza padre e senza madre” vuol dire cercare faticosamente di sganciarsi da influenze e paternità ideologiche varie, anche se mai con la presunzione di esservi davvero riusciti! Rimane ben salda la consapevolezza della fragilità umana dello storico e della fallibilità costitutiva della narrazione storica.
Buona lettura.
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